Sono stati tanti i record che nella lunga storia degli scacchi hanno stupito tutti. Molti di questi sono rimasti imbattuti, altri lo reteranno ancora a lungo. Questa lista è soltanto una parte di questi record: sono i 10 record più incredibili degli scacchi nella storia.
IN BREVE
Indice
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Campione del mondo più a lungo in carica: Emanuel Lasker – 27 anni
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Più lunga serie di vittorie consecutive: Bobby Fischer – 20 partite
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Più lunga striscia d’imbattibilità: Magnus Carlsen – 125 partite
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Campione del mondo più giovane: Ruslan Ponomarëv – 18 anni e 3 mesi
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Giocatore più giovane a diventare Grande Maestro: Abhimanyu Mishra – 12 anni e 4 mesi
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Più anziano giocatore in attività: Zoltán Sárosy – 106 anni
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Punteggio Elo più alto: Magnus Carlsen – 2882 punti
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Maggior numero di Tornei vinti nello stesso anno: Magnus Carlsen – sette tornei
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Maggior numero di partite simultanee: Ehsan Ghaem Maghami – 604 partite
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Maggior numero di partite simultanee alla cieca: Timur Gareyev – 48 partite
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Riferimenti
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Nella lunga storia degli scacchi ci sono stati tanti record che hanno lasciato il pubblico e gli scacchisti a bocca aperta. Record assurdi, molti rimasti imbattuti per decenni, alcuni per secoli, altri che resteranno imbattuti ancora a lungo.
Sono record da cui molti prendono esempio per provare a stabilire il proprio di record.
Questa lista è soltanto una parte di questi primati stravolgenti.
Ecco i 10 più incredibili record degli scacchi nella storia.
Campione del mondo più a lungo in carica: Emanuel Lasker – 27 anni

Nel 1894 Emanuel Lasker è diventato il secondo campione del mondo, dopo aver sconfitto Wilhelm Steinitz. Lasker ha conservato il titolo fino al 1921, quando è stato a sua volta sconfitto da José Raúl Capablanca. E’ stato campione del mondo al 26 maggio 1894 al 27 aprile 1921, detenendo il titolo per ben 27 lunghi anni (per esattezza, 26 anni e 11 mesi). Ha stabilito così un record mondiale che ancora oggi rimane imbattuto.
C’era da aspettarselo. Un campione come lui doveva lasciare il suo segno nella storia. Aveva strategie e tecniche scacchistiche uniche. Non a caso è considerato uno dei più grandi scacchisti della storia. Non solo uno scacchista, egli era anche un matematico. Un vero e proprio personaggio.
Vedi: Emanuel Lasker: vita di un grande scacchista e matematico
C’è un dibattito condiviso da molti per quanto riguarda questo suo record. Si dice che il suo regno è stato prolungato dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale, a causa della quale sono stati rinviati parecchi incontri scacchistici. In quel periodo era vietato disputare i match mondiali. Lasker, quindi, ha rimandato i suoi incontri per il titolo mondiale con Rubinstein e Capablanca. Ed è per questo che si dice che quegli anni non sono da calcolare nel conteggio. Ma, in realtà, anche considerando la pausa della guerra, Lasker resterebbe comunque il campione del mondo in carica per più tempo.
più lunga serie di vittorie consecutive: Bobby Fischer – 20 partite

Bobby Fischer puntava al titolo mondiale di ‘Campione del mondo’ quando ha stabilito questo suo fantastico record. Ha vinto 20 partite consecutive, giocando anche contro quelli che, ai suoi tempi, erano considerati i giocatori più forti.
La lunga serie di vittorie ha avuto inizio nel torneo internazionale di Palma de Mallorca del 1970. Qui Fisher ha vinto sette partite consecutive nella parte finale del torneo.
Seguì il Torneo dei Candidati nel 1971, dove Fisher ha sconfitto prima Mark Taimanov e poi Bent Larsen, entrambi con 6-0. Due vittorie schiaccianti. Ha ottenuto poi un’altra vittoria nella partita iniziale del terzo match, contro Tigran Petrosian, alla quale seguì la sconfitta nella seconda partita che ha messo un punto alla lunga serie di vittorie consecutive. Fine dei giochi.
Nonostante ciò, Fischer ha vinto la successiva la sfida con Petrosian ed infine anche quella con Spassky, ottenendo così il titolo che tanto cercava. E’ diventato campione del mondo di scacchi. Non erano necessarie le 20 vittorie consecutive per farlo, ma Fisher ha voluto aggiungere il suo tocco di classe.
Alcuni storici degli scacchi dicono che le vittorie di Fisher in realtà non sono 20, ma 19, poiché la vittoria con Oscar Panno in realtà gli è stata assegnata per forfait, ed è quindi esclusa dal conteggio. Altri, invece, la includono nella serie, perchè la vittoria per forfait è comunque considerata una vittoria.
più lunga striscia d’imbattibilità: Magnus Carlsen – 125 partite

Questo primato appartiene a Magnus Carlsen, che tra il 2018 e il 2020, 2 anni, 2 mesi e 10 giorni, ha ottenuto una striscia di 125 partite senza subire sconfitte. Non il primo e non l’ultimo record stabilito da questo strabiliante scacchista.
Record che è però stato interrotto dal numero 15 del mondo Duda, nel quinto round del Norway Chess 2020. La precedente sconfitta di Carlsen negli scacchi classici era avvenuta contro Shakhriyar Mamedyarov nel luglio 2018.
Duda non si aspettava di vincere quella partita, così come Carlsen non si aspettava di perderla.
Carlsen ha però avuto la sua vendetta. Nel sesto round, ha infatti affrontato nuovamente Duda e questa volta ha sconfitto il suo avversario in 26 mosse.
Duda si è dimostrato più volte una spina nel fianco per Carlsen e infatti ha eliminato Carlsen dalla FIDE World Cup di quest’anno, del 2021.
Vedi: FIDE World Cup 2021: Vince il “giovane” Duda
Il record precedente era detenuto da Sergei Tiviakov (110 partite tra il 2004 e il 2005).Tra le altre serie, sono da ricordare quella di Ding Liren con 100 partite (29 vittorie e 71 patte) giocate tra agosto 2017 e novembre 2018.
Fino al 2005, invece, il record apparteneva a Michail Tal, 95 partite consecutive senza sconfitte tra il 23 ottobre 1973 e il 16 ottobre 1974.
Campione del mondo più giovane: Ruslan Ponomarëv – 18 anni e 3 mesi

Anche i più piccoli, spesso, si rivelano dei geni nel mondo degli scacchi. Chi si sarebbe mai aspettato un campione del mondo diciottenne? Ebbene sì, Ruslan Ponomarёv, giovane ucraino di etnia russa, nel 2002 è diventato campione del mondo a soli 18 anni e tre mesi, risultando così lo scacchista più giovane della storia a raggiungere questo traguardo.
Ha ottenuto anche il titolo di Grande maestro nel 1998, all’età di 14 anni, ed è inoltre il giocatore più giovane ad aver sconfitto un campione del mondo in carica. A settembre del 2000, all’età di 16 anni, ha infatti vinto la partita contro il campione del mondo Aleksandr Chalifman nel 16º Campionato europeo per club di Neum, in Bosnia ed Erzegovina.
Insomma, Ruslan Ponomarёv è quello che si potrebbe chiamare un ragazzo prodigio. Egli però, in seguito, non ha più valorizzato il suo potenziale, non avendo finora raggiunto altri risultati dello stesso livello.
giocatore più giovane a diventare Grande Maestro: Abhimanyu Mishra – 12 anni e 4 mesi

Il giocatore più giovane ad aver ottenuto il titolo di grande maestro è Abhimanyu Mishra, che ha conquistato questo titolo a soli 12 anni e 4 mesi, il 30 giugno del 2021. Un record, quindi, che è ancora molto fresco.
Il record precedente apparteneva al grande maestro russo e già sfidante per il titolo mondiale Sergej Karjakin, che aveva ottenuto il titolo all’età di 12 anni e 7 mesi.
Entrambi ancora due bambini. Ed è proprio per questo che il record è sorprendente.
Più anziano giocatore in attività: Zoltán Sárosy – 106 anni

Così come i più giovani giocano a scacchi, lo fanno anche i più anziani. Zoltán Sárosy, scacchista ungherese naturalizzato canadese, nel 2012, all’età di 106 anni, risultava ancora in attività come giocatore per corrispondenza, stabilendo così il record di giocatore di scacchi più anziano in attività. Assurdo, ma vero.
Anche in tarda età, continuava ad essere viva in lui la sua passione per gli scacchi. È deceduto purtroppo nel 2017.
Un altro scacchista da ricordare che ha giocato fino ai suoi ultimi anni è stato Viktor Korchnoj. Fino alla sua morte, egli è stato un Grande Maestro molto rilevante. E’ stato per oltre un trentennio uno dei grandi protagonisti della scena scacchistica internazionale, risultando a 78 anni ancora in attività. E’ stato per due volte sfidante per il titolo di campione del mondo, ma mai ottenendo questo risultato. Viene considerato da molti il più forte giocatore a non essere mai diventato campione del mondo.
È da ricordare anche Vasilij Smyslov, importante scacchista russo che ha continuato a vincere premi fino all’età di 89 anni. Ha vinto innumerevoli tornei e medaglie, diventando anche il settimo campione del mondo, dal 1957 al 1958. È deceduto nel 2010.
punteggio Elo più alto: Magnus Carlsen – 2882 punti
Il punteggio Elo più alto è stato registrato da Magnus Carlsen, che ha ottenuto un punteggio pari a 2882, registrato nelle liste della FIDE di maggio 2014. Ha stabilito così un altro dei suoi record.
Nella classifica live, che non è però ufficiale, Carlsen ha raggiunto un punteggio ancora superiore, anche se di poco: 2889 punti. Carlsen è ad oggi l’unico giocatore al mondo ad essersi avvicinato alla barriera dei 2900 punti.
Secondo alcuni, l’inflazione dei punteggi ELO rende questo record nullo. Alcune analisi effettuate dimostrano, però, che il livello del gioco continua ad aumentare con il passare del tempo.
Maggior numero di Tornei vinti nello stesso anno: Magnus Carlsen – sette tornei
Considerando solo i tornei internazionali, il record del maggior numero di tornei vinti nello stesso anno appartiene ancora una volta a Magnus Carlsen.
Nel 2019 ha vinto infatti sette tornei consecutivi: TATA Wijk aan Zee, Grenke Chess Classic, Shamkir chess – Gashimov Memorial , Côte d’Ivoire Rapid & Blitz, Lindores Abbey Chess Stars, Norway Chess e Croatia Grand Chess Tour. Un vero campione.
Il record precedente era di Akiba Rubinstein, che nel 1912 ha vinto cinque tornei consecutivi: torneo di San Sebastián, Breslavia, Bad Pistyan, Varsavia e Vilnius.
Maggior numero di partite simultanee: Ehsan Ghaem Maghami – 604 partite

La simultanea è un particolare incontro di scacchi in cui un giocatore, chiamato simultaneista, gioca contemporaneamente più partite contro più avversari. Gli avversari solitamente sono seduti in fila o in cerchio ed il simultaneista va da una scacchiera all’altra facendo la sua mossa in ciascuna partita.
Insomma, non un lavoro facile. E’ in questa particolare forma di gioco che Ehsan Ghaem Maghami, nove volte campione iraniano, ha ottenuto il suo impressionante record: ha giocato 604 partite simultanee. Di queste, ha vinto 580 partite, pareggiandone 16 e perdendone soltanto 8.
L’evento si è svolto a Teheran, in Iran, tra l’8 e il 9 febbraio 2011 nello stadio sportivo dell’Università Shahid Beheshti, ed è stato un vero e proprio spettacolo, con uno strabiliante record stabilito, che è persino stato omologato dal Guinness dei primati.
Maggior numero di partite simultanee alla cieca: Timur Gareyev – 48 partite

Se il record di Maghami sembra assurdo, quello di Timur Gareyev lo è ancora di più. Egli ha infatti stabilito un record straordinario in una simultanea alla cieca.
Lo dice il nome stesso, il gioco alla cieca consiste proprio in una partita di scacchi alla cieca. I giocatori non possono vedere la scacchiera, ma devono tenere a mente il quadro generale della partita e le posizioni dei singoli pezzi, sia dei propri che dell’avversario. Le mosse vengono loro comunicate man mano, sotto forma di notazione algebrica. In una simultanea alla cieca, il giocatore deve tenere a mente contemporaneamente tutte le partite in corso. Sembra un’impresa assurda, ma è una cosa fattibile. E’ un’eccezionale dimostrazione di tecnica scacchistica e di forza di concentrazione.
Timur Gareyev ha stabilito il nuovo record in questa complicata modalità di gioco tra il 3 ed il 4 dicembre 2016, affrontando 48 giocatori contemporaneamente. Conquistò ben 35 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. Un traguardo che ha lasciato tutti quanti a bocca aperta.
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